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Nauman/Oliveros – anni ’60

23 Gennaio 2023
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Nauman/Oliveros – anni ’60Bruce Nauman,Self Portriat as a fountain 1966-1967

[Bruce Nauman (1941) – Self Portrait as a Fountain 1966–1967, printed 1970]. 

Nauman approfondisce la questione dell’arte più come attività (performance) che come prodotto, è attratto dalla natura della comunicazione e dai problemi connaturati al linguaggio che impegnano il ruolo dell’artista come presunto comunicatore e manipolatore di simboli visivi.

Pauline Oliveros (1932-2016) è stata una compositrice di Houston (Texas), ha studiato composizione a San Francisco 1954 con Terry Riley e Robert Erickson (Night Music, 1978).

Dal 1960 con il suo approccio scientifico all’improvvisazione dei suoni profondi ha esplorato i procedimenti tonali “alternativi” (armonici e sovratoni) nel sestetto Variations For Sextet (per flauto, clarinetto, tromba, corno, violoncello, pianoforte) celebrato dalla critica. (Sound Patterns, 1961) è considerato invece uno dei primi lavori corali senza parole in cui venivano impiegati sistematicamente tutti i suoni “non musicali” emessi da lingua e labbra.artmakeup2-17tzd4j[Bruce Nauman, “Art Make-Up, 1967, Video. Nauman coperto di trucco bianco, rosa, verde e nero in un loop di 42 minuti. Il filmato di performance art, affronta i temi dell’essere osservati e sorvegliati.]

Sempre nel 1961 la Oliveros collabora con Morton Subotnick (1933), Ramon Sender (1934) ed altri sperimentatori sonori con i quali fondano a San Francisco il Tape Music Center, dove rimarrà fino al 1967. Insegna musica elettronica all’Università di San Diego.

And Don’t Call Them ‘Lady’ Composers è un articolo molto interessante della Oliveros. Scritto originariamente su invito del critico musicale Theodore Strongen del New York Times, edito nella sezione Arts and Leisure il 13 settembre 1970. L’articolo fu poi ristampato in Software for People, Collected Writings 1963-1980, la raccolta di saggi di Pauline Oliveros [Smith Publications: Baltimore, MD, 1984].

Early Electronic Works 1959-66/Sub Rosa

Mnemonics III 17:28

V of IV 14:44

Time Perspectives 19:30

Once again / Buchla piece 19:19

Questi primi lavori rappresentano il suo primo e definitivo contributo alla musica su nastro e elettronica della fine degli anni ’50 e ’60 attraverso una sistematica esplorazione dei suoni elettronici.

“Il mio lavoro con la musica elettronica inizia nel 1959. Il primo pezzo su nastro era un lavoro ambizioso a quattro canali chiamato Time Perspectives (1959). È stato realizzato registrando piccoli suoni da oggetti che risuonavano su una parete di legno e cambiando la velocità del nastro. Ho usato tubi di cartone come filtri inserendo il microfono nel tubo e registrando le sorgenti attraverso i tubi. Ho usato la mia vasca da bagno come camera riverberante.” 

Robert Crumb Keep on Truckin

Le sue partiture si caratterizzano per un uso spregiudicato della musica concreta e della musica elettronica con supporto informatico. Il linguaggio sonoro parte dalle sollecitazioni visive, rumoristiche e ambientali della cultura americana, sfruttando ogni sorgente di suono reale o virtuale che sia.

Leggi il libro di Pauline Oliveros in pdf: Deep Listening A composer’s Sound Practice

Deep ListeningLa musica prodotta dalla Oliveros nell’ultima parte della sua vita richiama il respiro stesso della vita, in particolare i suoi brani per fisarmonica, spesso eseguiti da lei stessa.

La vocazione all’insegnamento e all’educazione all’ascolto ha portato alla creazione del Center for Deep Listening.

Allego un TED a Indianapolis del 2015, un anno prima della sua morte, dove Pauline Oliveros illustra la differenza niente affatto scontata tra sentire e ascoltare che riguarda principalmente l’educazione della nostra mente musicale.

L‘orecchio sente, il cervello ascolta, il corpo percepisce vibrazioni. (…) Ascoltare è la pratica di una vita che dipende dalle nostre esperienze accumulate relative al mondo sonoro. Ascoltare è un processo misterioso che non è lo stesso per tutti.”

Pauline Oliveros

The difference between hearing and listening | Pauline Oliveros | TEDxIndianapolis

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