
Il Mondo parallelo di Gianfranco Manca Panevino.
Il Mondo parallelo di Gianfranco Manca Panevino. Carlo Levi in Tutto il miele è finito (1964) scriveva: “Qui nell’isola dei sardi, ogni andare è un ritornare”.
Continue ReadingIl Mondo parallelo di Gianfranco Manca Panevino. Carlo Levi in Tutto il miele è finito (1964) scriveva: “Qui nell’isola dei sardi, ogni andare è un ritornare”.
Continue ReadingCores do mar, festa do sol Vida fazer todo o sonho brilhar João Bosco VerticaLe Trame 2016-2004 Verticale di Le Trame suddivisa in 3 batterie dalla 2016 alla 2004 saltando solo la 2011 proprio l’anno dell’uscita lucida e cosciente di Giovanna dalla DOCG, una denominazione ottusa come tante coi paraocchi nei confronti delle differenze e della complessità.
Continue ReadingIL VINO COME SIMBOLO E TRASFIGURAZIONE DELLA NATURA UMANA Siccome al tempo mi era sfuggito, traduco e pubblico a due anni dall’uscita sul New Yorker, questo articolo di Rachel Monroe del 18 novembre 2019.
Continue ReadingVivere la vita con coscienza è come guidare la macchina con i freni tirati. Budd Schulberg, Perché corre Sammy? Volti nella folla nell’inferno di internet Non serve scomodare Freud per capire che il disagio della nostra civiltà è arrivato alle stelle, ehm alle stalle.
Continue ReadingI’m gonna see some folks who have already been let down I’m so tired of America Rufus McGarrigle Wainwright Natural cycles.
Continue ReadingCinema e vino, giusto qualche concatenazione vagante Il montaggio è tutto diceva Orson Welles. Il montaggio è tutto anche per Hitchcock che in Psycho (1960) era affiancato da George Tomasini alla moviola.
Ubriachezza e sobrietà nel mondo antico, per non pensare troppo al mondo di oggi Pensiamo al mondo antico, all’ubriachezza e alla sobrietà nel mondo passato, per non pensare troppo al mondo presente, un mondo ottenebrato dal virus SARS-CoV-2 e dalle sue varianti insidiose che non danno tregua, non concedono neppure un attimo di quiete né la spensieratezza d’ubriacarsi in pace, viaggiare tranquilli, scopare in libertà.
Staccare la spina! Spleen …un popolo muto di infami ragni viene a tendere le sue reti in fondo ai nostri cervelli […un peuple muet d’infâmes araignées Vient tendre ses filets au fond de nos cerveaux] Charles Baudelaire, Les Fleurs du mal (1857-1861) Quei ragni infami oggi sono tutti i mezzi d’informazione condizionati dall’interesse economico, incoraggiati dall’onnipotere mediatico attraverso cui i monopolisti della tecnologia controllano questi stessi strumenti di comunicazione che confondono di proposito l’immaginario della gente comune allo scopo di attuare una disinformazione a tappeto sempre più totalizzante, radicale, diffusa.
Siamo in gabbia ormai da un anno mentre subiamo passivamente giorno dopo giorno una deriva psicotica fomentata da un giornalismo sempre più sciacallesco, terroristico, infame.
Domeniche a Basilea Riprendo in mano la mia vecchia copia de L’Educazione Sentimentale (Gli Struzzi 60 – Einaudi) “Il romanzo dell’illusione”.
Nella valle oscura di Internet L’Adelphi è una casa editrice con i piedi ben saldi nella cultura libraria europea ed un catalogo editoriale enciclopedico d’impressionante profondità culturale.
Morte innaturale dell’aggettivo naturale Vino naturale. Sale naturale. Lievito naturale. Morte naturale. La pubblicità nei confronti servili dell’economia globale svolge il ruolo di addomestica-cani.
Fotografie del vecchio mondo nuovo Credo non sia mai uscita una versione di questo film nel nostro paese, ad ogni modo fino a ieri sera non avevo né sentito parlare né mai visto Pictures of the Old World (Obrazy starého sveta) di Dušan Hanák, documentario slovacco del 1972 girato tra i sobborghi e i villaggi dei monti Tatra nelle regioni di Liptov e Orava.
Sono io, sono io caricato di immagini Che mi dan le vertigini, sono io Sento la mia vita che sta diventando un film Sì, ma l’ho già visto e non mi piace questo film Paolo Conte, Sandwich Man Jeanne Dielman, la condizione della donna e il cinema del tempo radicale Jeanne Dielman, 23, Quai Du Commerce, 1080 Bruxelles è un capolavoro di cinema radicale girato nel 1975 da Chantal Akerman regista belga, che ancora oggi dopo 45 anni appare fresco, moderno e originale a differenza delle tante puttanate Netflix che nascono già morte e datate.
Il Mondo Buono e la Cattiva pubblicità Con l’angoscia nel cuore, proseguo alcuni ragionamenti sulla falsariga di una meditazione anacronistica da Persuasori occulti nella cupa era Cambridge Analytica, già intrapresa qualche settimana fa in merito alla pubblicità che parla al culo più che al cervello della gente.
Clyde Fans capolavoro a fumetti sulla memoria il progresso il fallimento Clyde Fans è un graphic novel di grande intensità emotiva cresciuto negli anni assieme all’esperienza interiore e alla maturità artistica dell’autore canadese.
Nothing was born; Nothing will die; All things will change. Alfred Lord Tennyson (1809 – 1892) The Elephant Man (1980) A distanza di quarant’anni possiamo tornare in sala a rivedere, meglio, a farci vedere da The Elephant Man (1980) nella versione restaurata da StudioCanal a partire dal negativo originale con la supervisione di David Lynch.