La Menùpausa dell’Export Neurotic Manager

14 Agosto 2015
Commenti disabilitati su La Menùpausa dell’Export Neurotic Manager

1

I greci sapevano già che gli eventi fondamentali del mondo non possono essere visti dall’occhio umano. Sono onde, raggi, particelle. Don DeLillo, Rumore Bianco

2

Sull’Airbus A321 LUFTHANSA da Frankfurt direzione Helsinki in Economy ovviamente; non percepirsi altro che come ennesimo stomaco cacante tra altrettante 199 fauci affamate, 398 occhietti bavosi (escluse le hostess gli steward i piloti e copiloti), di varie età, etnie e classi sociali, e siamo sempre soltanto nella risaputa, antropologica trappola, costipati a cintura di sicurezza in quell’angustiante ambito binario schematizzato dal solito, tedioso, planetario sesso umano troppo umano bi-alterno maschio/femmina.

4
Tramezzino Tomate Mozzarella une Basilikum, questo lo spuntino che offre gentilmente la compagnia teutonico-pachidermica. Se andiamo a leggere la composizione degl’ingredienti con più attenzione, anche ricavando ben poco senso dall’esoterica semantica alemanna, vengono però instantanei, ci prendono fulminanti gli spasmi intestinali, la cacarella spastico-mentale immediata ed un attacco psicosomatico di pancreatite scrotale acutissima: Tomaten-aufstricht (pomodoro-spalmabile ???), Basilikum-Creme (30%) o Basilikumpaste (19%) checcazz??? Mozzarella (20%)!

3

Ora evito di entrare troppo in dettaglio sul senso semiotico o la significazione glottologica di “Mozzarella” secondo l’oscura compagnia che ha processato/impacchettato/preparato questa bestialità di cibo plastificandolo in chissà che laboratorio suburbano sotterraneo; fingo di lasciar stare che a dispetto della certificazione mozzarella DOP stiamo pur sempre parlando di un prodotto ad “alto rischio” manipolatorio drammaticamente ambiguo la cui provenienza borderline tralinea le paranoie apocalittiche alla Don DeLillo della Terra dei Fuochi con gli sversamenti di rito dei rifiuti tossici abusivi nel territorio peninsulare italiano, ma alla fine dei conti però proviamo a farceli allora noi da soli due conticini della serva tanto per restare sempre nell’orbita aerospaziale del nostro ragionamento di circostanza.

6 

Solo se consideriamo un volo al giorno andata/ritorno di questa linea Frankfurt-Helsinki – e sto esemplificando per eccessivo difetto – ed ipotizziamo che di 200 anonimi passeggeri “solamente” 180 sorbiscano di questa schifezza molliccia (a quelli in Business e First class sciroppano un mangime di cacchetta più erotic-chic ma pur sempre di merdina elaborata in chemiosintesi edibile si tratta), calcolando insomma solo 180+180 trangugiatori di sto intruglio infernale al giorno per 7 giorni la settimana fa 2520 idiotoni planetari d’ogni razza e paese a settimana sfamati coll’imbuto a strozzo quasi come robotizzate ochette-umanoidi da cui generare foie-gras aromatizzato al (alla?) Basilikum-creme; che se poi li moltiplichiamo per i 365/366 giorni dell’anno sono 131.400 scemi globali o cazzoni di passeggeri scientemente “inconsapevoli” a cui aggiungerne ad infinitum altre tonnellate di bipedi in carne ed ossa, avventori aeroambulanti di compagnie di volo tutte così diverse ma pur sempre uguali, benignamente ammansiti, svirilizzati e sbeccati tipo polli da batteria, nutriti a veleno sintetico d’alta quota, vomitino mollicoso al retrogusto di silicone che – in una eventuale reincarnazione e trasmigrazione futura –  schiferei pure fossi un cagnaccio con la rogna e le piaghe bubboniche al culo sull’ultimo marciapiede di București… o almeno così dico, sperando di mantenere una simile coerente alterigia e consapevolezza d’intenti anche in metempsicosi. Eppure senz’astio d’alcuno, senza lo sdegno anche provvisorio di qualche meno consumato consumatore, l’innocente tramezzino-suppostone è rifilato dritto dritto con servizievole atto vasellinico nello sfintere orale d’ognuno, ben accolto quale garbatissimo customer care cioè innocua nutrizione al fine di sopravvivere, amabile gesto della quotidiana cura di sé per milioni e milioni d’omini/donnine di cellophane in volo verso le mille-e-più-di-mille direzioni del proprio superfluo, indaffaratissimo nulla.

 

5

Related Posts